La guerra è tornata nuovamente a provocare morti, distruzione e profughi anche in Europa.
È così che da inizio marzo la Fondazione Casa Papa Francesco ETS non ha fatto passare molto tempo per mettersi al servizio dei più fragili, in particolare dei bambini fuggiti all’orrore della guerra ed accogliere le prime famiglie, a Quercianella.
Essendo gli uomini ucraini chiamati a combattere nel proprio Paese, la Fondazione Casa Papa Francesco ha accolto 25 profughi ucraini, tra cui 10 donne e 15 minori.
L’accoglienza dei cittadini ucraini è stata possibile anche grazie a numerose iniziative che hanno stimolato la grande generosità di cittadini, associazioni e enti che hanno contribuito a dare qualità e rendere unica indimenticabile quest’esperienza che da semplice accoglienza si è trasformata ben presto in un vero e proprio “scambio”, un’esperienza concreta di fraternità e di pace tra i cittadini ucraini, gli operatori della Fondazione Casa Papa Francesco, le suore Figlie della Carità e soprattutto i minori accolti a Casa Papa Francesco.
Come ci ricorda Papa Francesco, la pace è “un mestiere di tutti, un mestiere artigianale” e tutti noi siamo chiamati ad essere artigiani di pace…. Abbiamo cercato di farlo in questo primo periodo della guerra e continueremo a farlo anche oggi e nel futuro.
Grazie per il sostegno ricevuto da parte di molti!